La stampante 3D è stata una vera e propria rivoluzione nel campo della produzione in diversi ambiti.
Che si tratti del settore edilizio, medico, archeologico, robotico o del semplice settore domestico, oggi è possibile replicare e realizzare oggetti di qualunque dimensione e utilità a costi e tempi più contenuti rispetto ai metodi tradizionali, ottenendo risultati strabilianti in diverse forme, materiali e colori.
Vediamo quindi come funzionano le tecnologie di stampa 3D e cosa è possibile realizzare con esse.
Tecnologie di stampa 3D: quali usiamo
Esistono diverse tecnologie di stampa 3D che permettono di realizzare prototipi tridimensionali a partire da un semplice progetto. Da Solido Collettivo, a Torino, potrai trovare le seguenti tipologie:
FFF/FDM (deposito di filamenti)
Il metodo di stampa 3D più diffuso è il Fused Deposition Modeling, più conosciuto come FDM o FFF (Fused Filament Fabrication).
Questa tipologia utilizza una lastra sulla quale viene stampato il progetto attraverso l’uso di una bobina di filamenti. Il materiale fuoriesce da un estrusore che spinge e fonde il filamento, depositandolo poi in modo estremamente preciso e accurato sulla lastra, creando una serie di strati che prenderanno la forma del progetto finale.
I materiali più comuni per questa tipologia di stampa sono:
- Nylon: si tratta di un materiale molto robusto e per questo capace di durare a lungo e resistere a diverse condizioni d’uso, come agli urti e al calore. Leggero e parzialmente flessibile, il nylon è apprezzato in diversi campi grazie anche grazie al suo colore neutro che permette di colorare il prodotto finale prima o dopo il processo di stampa, raggiungendo così il grado di personalizzazione desiderato. Se mischiato all’alluminio, il nylon dà vita all’alumide, un altro materiale che può essere impiegato nella stampa 3D.
- ABS, cioè Acrilonitrile butadiene stirene. Materiale robusto e resistente a calore e urti, l’ABS viene fuso a 250 gradi per poter realizzare l’oggetto finale ed è disponibile in diverse sfumature di colori. A differenza di altri materiali plastici come il PLA, non è biodegradabile ma può essere riciclato e viene utilizzato nella realizzazione di prototipi funzionali.
- PLA, un materiale economico, che presenta un’ampia varietà di colori e altamente biodegradabile, grazie alla sua composizione ottenuta dalla lavorazione di prodotti vegetali come mais, barbabietole da zucchero e patate ed è quindi un materiale sostenibile ed ecologico.Le applicazioni più comuni sono modelli concettuali e prototipi estetici: durante la stampa, il PLA tende a scaldarsi meno rispetto all’ABS e non ha bisogno di un piano riscaldato. Infatti viene lavorato a bassa temperatura, il che lo rende il materiale ideale per la realizzazione di dettagli particolari.
SLA (stereolitografia)
La stereolitografia (SLA) è una delle prime tecnologie di stampa 3D, nata negli anni ottanta e ancora molto utilizzata dai professionisti. Questa tecnologia utilizza il laser per trasformare la resina liquida in plastica solida, attraverso un particolare processo detto fotopolimerizzazione.
Grazie a questa caratteristica, la SLA permette di realizzare prodotti con la massima precisione e dettagli curati nei minimi particolari.
Questa tipologia di stampa 3D utilizza un’ampia gamma di resine dalle proprietà termiche, ottiche e meccaniche, a seconda del progetto che si vuole realizzare.
SLS (sinterizzazione laser selettiva)
La tecnologia SLS si basa invece sulla fusione dei materiali attraverso un laser ad alta concentrazione in grado di fondere particelle di polvere polimerica. Non tutta la polvere però viene fusa e quella restante fa da supporto, sostenendo il pezzo durante il processo di stampa. Tale processo è l’ideale nei settori industriali e nella realizzazione di complesse geometrie.
I materiali che vengono utilizzati con la tecnica SLS sono molto resistenti e vantano una notevola durata. Un esempio è il nylon (e i suoi composti) che presenta eccellenti proprietà meccaniche.
MJP (MultiJet Printing) – comec fornitore
Proprio come dice il nome, la stampa Multijet (MJP) è una tecnologia a getto d’inchiostro, che si basa cioè sul depositare, strato dopo strato, il materiale di stampa attraverso una testina. I materiali utilizzati sono resina plastica e materiale di stampaggio a cera.
Grazie alla praticità e alla facilità d’uso, le stampe MJP vengono utilizzate in tanti campi diversi, come la produzione di modelli dettagliati, pezzi ad alta precisione e molti altri prodotti. Inoltre gli elementi
Stampanti 3D, cosa sono e come funzionano
Per capire il funzionamento di una stampante 3D, basta pensare a come lavora una semplice stampante laser. Gli step necessari infatti sono molto simili a quelli che seguiamo per stampare un normale documento direttamente dal pc a casa o in ufficio.
Per prima cosa bisogna realizzare un progetto attraverso il software dedicato alla stampa 3D. Questo dovrà contenere tutti i dettagli del prodotto che si vuole ottenere, cioè le relative misure di profondità, altezza e lunghezza ma anche dati sui materiali da utilizzare.
Una volta completato il progetto si può mandare in stampa per creare l’oggetto desiderato: è proprio in questa fase che il modello digitale viene trasformato in un articolo vero e proprio, strato dopo strato.
Mentre la classica stampante utilizza una testina che stampa ad inchiostro, la stampante 3D è dotata di un estrusore che utilizza il materiale scelto dall’utente.
L’estrusore è il centro più importante di una stampante 3D perché svolge le funzioni più importanti per la realizzazione dell’oggetto:
- Trasferisce i polimeri del materiale scelto dal serbatoio alla fase di riscaldamento.
- Si occupa della fusione dei filamenti.
- Fa fuoriuscire i filamenti del materiale pronto da un ugello, seguendo lo schema precedentemente progettato.
Proprio come la testina di una stampante che si muove individuando “i punti” sui quali stampare, anche l’estrusore è in grado di muoversi in diverse direzioni come destra e sinistra e su e giù secondo l’asse verticale.
Gli oggetti tridimensionali vengono realizzati grazie alla capacità dell’estrusore di aggiungere il materiale uno strato per volta, cioè secondo la tecnica conosciuta come “additive manufacturing”.
Vantaggi stampa 3D
Come possiamo intuire, gli oggetti che si possono stampare grazie all’utilizzo di una stampante 3D sono davvero tantissimi. Ma i vantaggi della stampa 3D vanno ben oltre l’ampia scelta di articoli da stampare:
- Le stampanti 3D sono facili da usare.
- Hanno costi relativamente bassi se paragonati ad altri metodi di produzione.
- Necessitano di minor tempo per realizzare un oggetto rispetto alle tecniche tradizionali.
- Utilizzano soltanto la quantità di materiale richiesta per la creazione di un determinato oggetto, senza sprechi superflui.
Anche se determinati prodotti possono richiedere un ultimo passaggio “post-produzione” per raggiungere il livello di finitura desiderato, la tecnica della stampa 3D rimane la più veloce e semplice da utilizzare e rappresenta il futuro nel campo della produzione industriale e non.
Stampa 3D a Torino
Come abbiamo visto, le stampanti 3D rappresentano un nuovo metodo per poter creare da zero tantissimi prodotti diversi e perfetti in qualsiasi occasione.
Se stai pensando ad un regalo diverso dal solito, o vuoi creare gadget personalizzati per la tua attività, piccoli mobili per la tua casa e tanto altro ancora, vieni a trovarci a Torino!
Siamo esperti nella realizzazione di prodotti attraverso la tecnica di stampa 3D, come per esempio:
- Gadget aziendali come supporti per smartphone e tablet.
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- Arredamenti come orologi, sgabelli, librerie e vasi per la tua casa
- Gioielli.
- Allestimenti per eventi importanti, come i tableau de mariage, segnaposti e bomboniere.
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